L’anno 1982: Sandro Pertini è presidente della repubblica, Papa Giovanni Paolo II è al Vaticano e l’Italia ha vinto il terzo titolo mondiale di calcio battendo Argentina, Brasile e nel finale la Germania. Grace Kelly scompare in un incidente stradale sopra Monte Carlo e nasce Prince William (figlio di Diana e Charles).
Lo stesso anno 1982, fu l’anno della creazione del rubinetto a pedale della Idral, un’innovazione epocale per la nostra azienda.
L’ex art.53 della Legge regionale del 26.Ottobre 1981 N64. della regione Lombardia specificava che “I comandi per l’erogazione dell’acqua devono essere non manuali, …” e fu il motivo per l’introduzione di questa novità importante nell’ambito del bagno. Precisava che per chiudere il rubinetto non si dovevano più usare le mani appena lavate in modo da garantire un livello migliore d’igiene.
Prima di allora, esistevano già rubinetti a pulsante con la chiusura dell’acqua temporizzata, ma in Italia non erano molto diffusi. La tecnologia del rubinetto elettronico con un sensore a infrarossi non era ancora stata messa a punto e forse il mercato non sarebbe stato neanche maturo per recepire questa innovazione. Serviva allora un nuovo concetto di chiusura dell’acqua non manuale che rispettasse le direttive della nuova legge e che, nello stesso tempo, rispondesse alle esigenze del mercato di un prodotto semplice, economico e affidabile. Fu allora che Giovanni Angiolini e Ing. Vittorio Vasconi, fondatori delle Idral Spa, inventarono una nuova soluzione: spostare il controllo del flusso dell’acqua dalle mani ai piedi. Nasce così il rubinetto a pedale:
- Igienico, perché senza contatto manuale;
- Semplice, perché realizzato con pochi componenti, semplici e resistenti;
- Affidabile, perché robusto e costruito per l’impiego a piede.
Inoltre, è il primo rubinetto anti-vandalico, perché la semplice bocca di erogazione, installata sul lavandino e collegata con il rubinetto, non ha nessun elemento che si può manomettere. Ma i vantaggi di questa nuova soluzione non finiscono qui: il fatto che per controllare il flusso dell’acqua è necessario appoggiare un piede sul pedale evita di “dimenticarsi” di chiudere l’acqua. Questa caratteristica rende il rubinetto a pedale anche uno dei primi rubinetti a risparmio idrico.
Non per nulla in Idral consideriamo il lancio sul mercato del rubinetto a pedale come il reale punto di partenza dell’azienda attuale: questa gamma di prodotti ha introdotto i concetti d’igiene, semplicità, robustezza e di risparmio d’acqua che sono la base della nostra filosofia odierna e che sono ancora le caratteristiche principali dei nostri prodotti. Il bello è che il loro successo non si è ancora esaurito: i rubinetti a pedale di Idral continuano a essere una soluzione molto attuale, nonostante l’affermazione dei rubinetti temporizzati e dei più innovativi prodotti della gamma elettronica e termostatica, i rubinetti a pedale sono ancora richiestissimi sia sul mercato nazionale che internazionale!
Di Ing. J.Schweitzer
Head of Operations