Risparmiare il 70% del costo di acqua e energia

Con un miscelatore temporizzato è possibile!

Il consumo d’acqua durante una doccia dipende da numerosi parametri: in particolare dalla durata della stessa, dalla portata del rubinetto, del tubo e del soffione.
Consideriamo una doccia da 4 minuti, diviso in 4 fasi.

  • La prima, nella quale l’utente aspetta un momento (15 sec) finché l’acqua diventa calda (38°C).
  • Poi un minuto per bagnarsi.
  • La terza fase (105 sec) nella quale l’utente si insapona. Durante questa fase il rubinetto temporizzato è chiuso.
  • L’ultima fase consiste nello sciacquarsi per ulteriori 60 sec.

E’ chiaro che l’utente è costretto a riaprire il rubinetto diverse volte. Questo “disagio” accorcia ulteriormente il tempo.
In generale un rubinetto tradizionale ha una portata da 12 fino a più di 20 litri al minuto quando è aperto al massimo. La doccia tipo tradizionale è stata calcolata con 15 l/min.
Il rubinetto IDRAL usa un limitatore di portata e la portata scende all’incirca a 8 litri al minuto.

Risparmio della percentuale d’acqua dell’art. IDRAL 08142 – Miscelatore doccia per montaggio ad incasso con arresto temporizzato a 15 sec. – rispetto ad un miscelatore meccanico tradizionale

La percentuale:
Il consumo d’acqua si differenza sia per il tempo d’erogazione, cioè il tempo nel quale l’acqua corre, sia per la portata cioè il volume che esce durante questo tempo.
Il risparmio di tempo si calcola: 1- (135sec/240sec) = 100% – 56,25%
Il volume/la portata risparmiata si calcola: 1- (8l/min./15l/min.) = 100% – 53,33%
Il risparmio in totale della quantità d’acqua è: 1- (53,33%*56,25%) = 100% – 30% =70%
In altre parole: Ca. 70% dell’acqua che serve per fare la doccia con un miscelatore tradizionale verrà risparmiato con un miscelatore temporizzato IDRAL !
Nel nostro esempio concreto avremmo usato invece di 60 litri solo 18 litri d’acqua.
 

Continuiamo con il nostro calcolo del risparmio, traducendo questa differenza di consumo in denaro.

Il costo d’un metro cubo d’acqua dipende dal consumo. Fino a 100 metri cubi l’acqua ha un prezzo, per i successivi 100 un altro e così via. Inoltre, le tariffe variano in base al tipo di utenza (domestica residenti, domestica non residenti, commerciale, ecc.) e anche in base alla zona.
L’acqua è un bene dal costo decisamente variabile a seconda del luogo in cui si abita. Milano risulta tra le città meno care d’Italia, mentre i Comuni toscani (compresi Arezzo, Grosseto, Siena e Livorno) dominano la classifica delle città più care con consumi pari a 200 metri cubi.
La bolletta più elevata (per consumi di 200 metri cubi) è nel centro Italia, dove l’acqua costa in media 2,12 euro a metro cubo (424,44 euro l’anno 2012), seguito dal nordest (1,69 euro al mc), dal nord ovest (1,28) e dal sud-isole (1,59). La media italiana è 1,62 euro al mc.
Al totale della bolletta concorrono cinque diverse componenti: la quota fissa (mediamente rappresenta il 7%); il servizio acquedotto (53%); il servizio fognatura (13%); il servizio depurazione (27%); l’Iva. (www.ilsole24ore.com)

Riprendendo il nostro esempio dei 60 l/doccia tradizionale:
60 litri/1000 litri * 1,62€/mc (media italiana 2012) = 9,72 cent€
Quanto costa un metro cubo di gas e quanti metri cubi di metano occorrono per riscaldare 42 litri d’acqua dei 60 litri totale (per portarla da 15° a 50°)?
Il potere calorifico: 13 284 kcal/kg oppure 9 530 kcal/Nm³ equivalenti a 39,9 MJ/Nm³
Questi valori sono solo indicativi e variano a seconda del distributore, in funzione della composizione chimica del gas naturale distribuito ai clienti che può variare nel corso dell’anno anche con lo stesso distributore. Con un metro cubo di metano produce dunque 9530 kcal (kilo caloria=unità di misura dell’energia termica). La combustione di un metro cubo di gas naturale di tipo commerciale generalmente produce circa 38 MJ, ossia 10,6 kWh.
Il rendimento dell’impianto che riscalda l’acqua può essere inferiore a 50% (quando si tratta d’una caldaia centralizzata, con un serbatoio grande ed un isolamento scarso) ma anche d’un 90% quando si usa un boiler istantaneo. Consideriamo un valore del rendimento di 0,8 (cioè 80%)
Un metro cubo di metano cede all’acqua 7624kcal (9530 x 0,8 = 7624)
Per incrementare la temperatura d’un grado d’un litro d’acqua occorre 1 kcal, cioè 35 kcal per 35° (da 15° a 50°).
Per innalzare da 15 a 50 gradi i 42 litri d’acqua calda (miscelatore tradizionale / 12,6 litri x il rubinetto IDRAL) occorrono 35 x 42 (12,6) = 1470 kcal (oppure 441 kcal per il rub. IDRAL).
Per ottenere 1470 kcal occorrerebbero quindi circa 0,193 metri cubi di metano (in quanto 1470 diviso 7624 = 0,193).
Per ottenere 441 kcal occorrerebbero quindi circa 0,058 metri cubi di metano (in quanto 441 diviso 7624 = 0,058).
Il costo medio del metano da inizio 2014 a 2015 è stato di 0,828 euro al metro cubo (www.autorita.energia.it Metano Prezzi) quindi in quel periodo riscaldare i 0,193 metri cubo di metano ci sarebbe costato circa 0,16 euro (0,193 x 0,828 = 0,16).
Il costo del metano per il riscaldamento del acqua calda per il rubinetto Idral sarebbe stato 0,048 euro.
Condizioni economiche di fornitura per una famiglia con riscaldamento autonomo e consumo annuale di 1.400 m3 c€/m3 a valori correnti.

 

Conclusione

Il costo dell’acqua consumata per la doccia a 38°C con un rubinetto tradizionale sarebbe stato 9,72€cent per l’acqua e altri 16€cent per l’energia del gas (Totale 25,72€cents)
La stessa doccia con un rubinetto Idral tipo 08142 sarebbe costata 2,916€cents per l’acqua e 4,8€cents per l’energia (Totale 7,71€cents). Il risparmio in denaro sarebbe stato di 18€cents per ogni utente.
In una palestra con 10 docce dove ogni singola doccia venga utilizzata da almeno 5 utenti per 6 giorni alla settimana per 45 settimane all’anno: 10*5*6*45*0.18€ = 2592 Euro /anno di risparmio.